Nubifragi e trombe d’aria
Nel primo caso si tratta di violenti rovesci temporaleschi, che in genere si manifestano nel periodo estivo o nei primi mesi autunnali, in concomitanza di situazioni meteorologiche caratterizzate da elevata instabilità. In genere durante questi eventi, i problemi maggiori derivano dall’incapacità di smaltimento delle acque meteoriche da parte della rete scolante, talvolta impedita dalla presenza di opere (attraversamenti tombinati, discarica materiali) che riducono la sezione di deflusso. Talora anche le fognature manifestano limiti nel dimensionamento, spesso aggravato dall’intasamento delle bocchette di scolo o dall’ostruzione dei collettori sotterranei ad opera di detriti, frammenti vegetali e rifiuti trascinati dalle acque all’interno delle tubature.
Viceversa le trombe d’aria, dette anche “tornado”, sono fenomeni il cui meccanismo di formazione non è ancora del tutto noto, ma anch’essi associati a situazioni meteorologiche instabili, in cui avviene lo scontro di masse d’aria calda e fredda, in presenza di elevati tassi di umidità. Le trombe d’aria possono essere accompagnate da violenti scrosci di pioggia.
I nubifragi, di per sé raramente pericolosi per le vite umane, assumono notevole rilievo a causa dell’esposizione al rischio di danneggiamento per i beni, le merci (magazzini, negozi, laboratori) e gli impianti tecnologici, che solitamente vengono collocati nei seminterrati dei fabbricati.
La pericolosità dei tornado è certamente maggiore. Sono fenomeni che liberano notevole energia, in grado di danneggiare o distruggere le strutture che incontrano, con grave rischio per l’incolumità delle persone presenti. Tutto il territorio comunale, sia nella parte urbana, che in quella extraurbana, può essere coinvolto dagli eventi descritti.
Gli episodi recenti di maggiore intensità sono rappresentati dal nubifragio del 18-19 agosto 1979, che provocò allagamenti nei quartieri Montanara e Giovanardi e nelle frazioni di Corcagnano, Baccanelli e San Pancrazio e dal tornado dell’8 luglio 2000, che si è sviluppato nel territorio di Trecasali, per poi interessare il centro abitato di Vicomero.
Grandinate
Durante la stagione estiva, i rovesci temporaleschi possono essere accompagnati da grandinate, talora di notevole intensità. Tali fenomeni possono essere fonte di grave danneggiamento delle colture, di fabbricati e di veicoli. Le grandinate sono raramente pericolose per le persone e per animali, tuttavia dal momento che a volte il peso dei singoli elementi può raggiungere dimensioni ragguardevoli, è opportuno raccomandare sempre la ricerca di ripari per coloro che si venissero a trovare all’aperto durante temporali di forte intensità.
Problemi connessi con le grandinate sono costituiti da:
a) allagamenti provocati dall’intasamento delle bocchette di scolo ad opera dei chicchi di grandine e degli elementi vegetali abbattuti (foglie e rami);
b) disturbo alla viabilità per riduzione della visibilità e aumento della scivolosità stradale.
Grandi nevicate
Sebbene negli ultimi anni si sia osservata una sensibile riduzione della nevosità sul territorio provinciale, gli studi statistici consentono di ritenere che il fenomeno possa manifestarsi con notevole intensità.
Assumono valenza di protezione civile precipitazioni abbondanti, superiori ai 30 cm.
Il Comune di Parma appalta il servizio di sgombero neve dalla rete viaria comunale e dalle aree pubbliche ad operatori locali; viceversa il servizio sulle strade di competenza sovracomunale è rispettivamente garantito da mezzi della Società Autostrade, dell’ANAS e dell’Amministrazione Provinciale di Parma.
Le basse temperature possono, inoltre, favorire la formazione di ghiaccio, particolarmente pericoloso sia per il traffico veicolare, che per quello pedonale.
Di conseguenza in presenza di precipitazioni meteoriche e di temperature prossime allo 0 °C, si dovrà intervenire preventivamente mediante lo spandimento di sale o di soluzioni saline, che abbassando il punto di congelamento dell’acqua, impediscano il formarsi di lastre di ghiaccio.
Dopo precipitazioni nevose di elevata intensità; nell’impossibilità reale di intervenire su tutto il territorio comunale, dovrà essere privilegiato l’intervento nelle aree prospicienti servizi pubblici (scuole, uffici pubblici, servizi), negli incroci principali e lungo i tratti stradali con particolari esigenze (traffico intenso, pendenze accentuate, accesso a servizi importanti).
1) A seguito di precipitazioni nevose abbondanti dovrà essere garantito nel più breve tempo possibile il raggiungimento di ciascun nucleo abitato del territorio comunale da almeno una direttrice stradale.
2) Qualora il manto nevoso raggiunga spessore elevati (>25÷30 cm) dovrà essere verificata la stabilità delle coperture dei fabbricati pubblici, provvedendo, se necessario, alla rimozione degli accumuli pericolosi.
3) Laddove possono verificarsi cadute di ammassi nevosi o di lastre di ghiaccio dai tetti (in particolare nel centro storico), si dovrà provvedere alla segnalazione del pericolo o al transennamento degli spazi prospicienti.